L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha pubblicato, il 9 maggio 2016, il parere rivolto al Ministro delle Sviluppo Economico (AS1274).
Il parere è stato formulato ai sensi dell’art. 22 L. n. 287/90, in merito agli aspetti concorrenziali concernenti i criteri e le modalità che verranno adottati per la formazione di graduatorie regionali di operatori di rete televisivi operanti in ambito locale, finalizzate all’assegnazione di diritti d’uso di frequenze per il servizio televisivo digitale terrestre in applicazione di quanto previsto dall’articolo 6 del decreto legge 23 dicembre 2013, n. 145, convertito dalla legge 21 febbraio 2014, n. 9, e successive modifiche.
L’Autorità, innanzitutto, valuta con favore l’introduzione di un limite all’acquisizione di frequenze televisive, pari a un solo multiplex per operatore assegnatario, ritenendo che ciò favorisca l’ingresso nel mercato di una pluralità di operatori di rete, con un conseguente ampliamento della concorrenza.
L’AGCM auspica che lo stesso limite sia introdotto anche per i soggetti che, a conclusione del processo di esclusione delle frequenze locali, risulteranno già detentori di uno o più multiplex televisivi locali nella medesima regione, al fine di evitare che i soggetti incumbent acquisiscano un ulteriore multiplex televisivo, così da favorire l’ingresso nel mercato di nuovi operatori.
L’Autorità spera poi che il bando tenga in considerazione le efficienze derivanti dalla conversione degli impianti già esistenti, che verranno dismessi per effetto delle procedure di esclusione delle frequenze interferenti in ambito locale. La conversione di tali impianti, infatti, riduce la duplicazione dei costi fissi e degli investimenti già effettuati, asset che altrimenti uscirebbero dal mercato. Oltre che dal punto di vista economico, tale conversione potrebbe risultare vantaggiosa anche dal punto di vista dei tempi di realizzazione della rete frequenziale.
Infine, l’Autorità ritiene che il bando di assegnazione potrebbe valorizzare la posizione degli operatori di rete non integrati verticalmente nella fornitura dei servizi di media audiovisivi, con la previsione di un punteggio superiore per i soggetti non integrati verticalmente sui mercati posti a valle a quello del broadcasting locale.
L’AGCM conclude auspicando che le considerazioni da essa svolta vengano tenute in considerazione dall’intestata amministrazione.
Per leggere il testo del parere: AS1274
Fonte: AGCM
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